C’erano dinosauri velenosi? La ricerca di denti tossici e sangue velenoso

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La questione se i dinosauri fossero velenosi o velenosi ha affascinato sia i paleontologi che la cultura pop. La scena iconica di Jurassic Park con un Dilofosauro che sputa veleno è pura finzione, ma l’indagine scientifica sottostante è molto reale. Nonostante le speculazioni iniziali, le prove attuali suggeriscono che il potenziale caso più famoso, Dilophosaurus, probabilmente non era affatto velenoso. Ricerche successive rivelarono mascelle più forti di quanto si credesse in precedenza e la presunta ghiandola velenosa era solo una struttura ossea erroneamente identificata.

La caccia al veleno nella documentazione fossile

La ricerca dei dinosauri velenosi si basa sull’interpretazione di prove fossili frammentate. Gli scienziati cercano indicatori anatomici come solchi o tubi nei denti, strutture che avrebbero potuto fungere da canali per le tossine. Nel 2009, il dinosauro piumato Sinornithosaurus è stato proposto come potenziale specie velenosa a causa delle caratteristiche simili. Tuttavia, studi successivi hanno messo in dubbio questa affermazione, e la maggior parte dei paleontologi non è più convinta.

La distinzione tra velenoso e velenoso è cruciale: il veleno viene iniettato attivamente (come un morso di serpente), mentre il veleno viene somministrato passivamente attraverso il tocco o l’ingestione (come una rana dal dardo avvelenato). Gli animali velenosi hanno ghiandole specializzate per la produzione e il rilascio, mentre le creature velenose immagazzinano tossine in tutto il corpo.

La sfida delle prove paleontologiche

Determinare i tratti velenosi nei rettili estinti non è facile. La biologia moderna informa questa ricerca, ma la documentazione fossile è incompleta. Alcuni rettili velenosi, come il drago di Komodo, non hanno strutture chiare per la produzione del veleno e molte specie moderne immagazzinano ghiandole sotto la pelle anziché nelle depressioni ossee. Ciò significa che le prove potenziali potrebbero non essere visibili nei resti fossili.

Un candidato promettente è Uatchitodon, un rettile del Triassico con strutture di veleno definitive nei denti. Pur non essendo tecnicamente un dinosauro, Uatchitodon apparteneva al gruppo degli arcosauromorfi, che comprende i dinosauri, suggerendo stretti legami evolutivi.

Veleno contro Veleno in Dinosauri: il quadro generale

Tutti i dinosauri condividono tratti scheletrici comuni. La posizione delle gambe, erette anziché distese, è una distinzione fondamentale. I paleontologi hanno anche identificato un altro rettile, Microzemiotes sonselaensis, con caratteristiche di produzione di veleno. Un altro esempio è la Sphenovipera, strettamente imparentata con la tuatara, una creatura simile a una lucertola originaria della Nuova Zelanda. Questi casi confermano che i rettili velenosi coesistevano con i primi dinosauri e alcuni erano strettamente imparentati.

Tuttavia, la presenza di strutture di veleno nei fossili non garantisce che l’animale fosse un dinosauro. Venom si è evoluto più volte in modo indipendente tra rettili, pesci e mammiferi, evidenziando la sua versatilità come strumento evolutivo.

La possibilità che esistano dinosauri velenosi

Sebbene le prove definitive dell’esistenza di dinosauri velenosi rimangano sfuggenti, esiste la possibilità che si tratti di dinosauri velenosi. Gli uccelli moderni, la stirpe sopravvissuta dei dinosauri, forniscono un parallelo: alcune specie, come i pitohuis della Nuova Guinea, immagazzinano tossine nella pelle e nelle piume come meccanismo di difesa. Questi uccelli hanno evoluto la loro tossicità più volte, suggerendo che uno scenario simile potrebbe essersi verificato nei dinosauri preistorici.

Senza materiale organico, è impossibile determinare se gli antichi dinosauri fossero velenosi. La documentazione fossile da sola non può rivelare la presenza di tossine immagazzinate nei tessuti, nelle ossa o nelle piume.

In conclusione, sebbene nessun dinosauro conosciuto sia stato definitivamente dimostrato velenoso, la possibilità che esistano sia dinosauri velenosi che velenosi rimane aperta. La ricerca continua mentre i paleontologi affinano i loro metodi e scoprono nuove prove, ricordandoci che il mondo preistorico era molto più complesso e pericoloso di quanto spesso immaginiamo.

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